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SQUALLOR

GLI SQUALLOR

Gli Squallor nascono negli anni 70, “cazzeggiando” in clima goliardico negli uffici della mitica C.G.D di via Quintigliano a Milano.
Il punto di ritrovo dei quattro amici era l'ufficio del direttore artistico, un certo Alfredo Cerruti, Napoletano (molto conosciuto per esser a quei tempi l'uomo della Grande Mina, ndr).
L'ufficio o per meglio dire “il salotto\privè” di Alfredo, era una sorta di luogo ambito da tutti: artisti, cantanti, addetti ai lavori ecc... In realtà pochi intimi eletti potevano accedere e soggiornare in tale luogo. Lavoro si! ma anche scherzi telefonici di ogni ordine e tipo, barzellette e scemenze varie!

Ricordiamoci che erano i tempi di “Amici Miei” del Grande Monicelli, e più che altro era un modo per alleggerire le tensioni delle classifiche, festival, successi d’obbligo, per dare lavoro agli operai della fabbrica discografica. Infatti negli anni 80, anni di occupazione e di falò, ai cancelli della sede della CGD fu esposto uno striscione con la seguente frase: “CON BIGAZZI AUTORE E PRODUTTORE UN SUCCESSO A TUTTE LE ORE”....
La compagnia più gradita ed intima per ad Alfredo era composta da Giancarlo Bigazzi, in totale sintonia e simpatia con il nostro, Totò Savio, Napoletano, amico del cuore e grande coautore di successi con Giancarlo e Daniele Pace, autore paroliere di grande fama.
Totò si occupava principalmente di realizzare grandi melodie e musiche (in contrasto totale con l'eccesso di scurrilità dei relativi testi), Giancarlo aveva la pensata per l’argomento da trattare nel testo, con cui poi buttare giù un canovaccio assieme a Pace. Se in queste riunioni pomeridiane nel salotto tutti ridevano come pazzi era di buono auspicio, cosi la sera incidevano in sala.

Alfredo, detto “il Solista” al settimo\nono “Balconcino” (i Balconcini erano bicchieroni composti da Whisky con ghiaccio) e con il canovaccio scritto da Giancarlo “partiva per la tangente” e non lo fermava più nessuno!

Essere ammessi in sala quando i 4 registravano chiaramente era ambito da tanti artisti vari, quindi si creava una sorta di corte dei miracoli ed era un crescendo di risate, Nonostante venti anni di clamoroso successo, e vendite a profusione di dischi e nastri, compresi i film, Loro, imperterriti, rifiutavano qualsiasi esposizione mediatica promozionale.
Nel 1985 avviene la perdita gravissima di Daniele Pace.
Per capire comunque l’ironia, il sarcasmo ed il desiderio di sdrammatizzare di Alfredo Cerruti, basta dire che al ritorno del funerale con la tristezza che ci ominava, la sortita di Alfredo fu la seguente:
“Ragazzi ora siamo rimasti in tre...come i POLICE!”

A distanza di 30 anni circa, è rimasto in vita solo Alfredo, “il solista”.
Nel 2005 se ne è andato Totò, il musicista, poi è stata la volta di Elio Gariboldi (Editore della Sugar a Monaco Di Baviera, amico da sempre dei quattro e sostenitore del progetto Squallor).
Nel 2012 si è reso defunto Giancarlo! “Maremma Maiala”… Alfredo è rimasto l’unico membro dei quattro amici Squallor, ma ha ormai perso la sua ironia.