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TESTIMONIANZE E SCRITTI
Andrea Di Renzo
DUE, LA NOSTRA STORIA

Cosa succede se i due “Re del Pop” italiano decidono di unirsi in concerto? Delirio, chiaramente positivo. Tutta l’energia e l’emozione dell’incontro tra Umberto Tozzi e Raf è racchiusa in Due, la nostra storia, doppio album su cui non c’è molto da scrivere ma che bisogna solo ascoltare. Scorrendo i titoli, passano tra mente e cuore canzoni che hanno segnato indelebilmente più di tre decenni, senza dimenticare (e come si fa?) alcune hit che hanno fatto – e continuano a fare – il giro del mondo.

Già dal primo ascolto emerge che i due valorosi prodi, al momento della registrazione avvenuta il 25 maggio 2019 al Pala Alpitour di Torino, fossero in splendida forma, in perfetta sintonia d’anima e voce, ma questo era già chiaro dal 1987 quando in coppia si presentarono al 32° Eurovision Song Contest con Gente di mare, conquistando il terzo posto e piazzando il 45 giri per ben 27 settimane nelle nostre classifiche. Questa è storia! Nonostante tutto, questi due Signori sono stati sovente bistrattati e snobbati da una certa critica intellettualoide, quasi a doversi scusare di cotanto successo ed essere stigmatizzati come cantautori di serie B.

Venticinque momenti musicali impressi su due compact disc (due ore e passa), compresi tre medley, il primo di Tozzi, il secondo di Raf, l’ultimo in condivisione. Inutile segnalare questo o quell’altro episodio, sono tutti degni di nota e dotati di un potere speciale, trasportare idealmente l’ascoltatore in mezzo al caloroso pubblico e cantarci insieme. Le canterete proprio tutte: Il battito animale, Ti amo, Due, Notte rosa, Sei la più bella del mondo, Si può dare di più, Gli altri siamo noi, Cosa resterà degli anni ‘80, ancora Io muoio di te, Self Control, Stella stai, Ti pretendo, Tu, Infinito, Gloria. Atmosfera elettrica sì ma anche di grande intensità, ad esempio in Dimentica dimentica e Io camminerò o Come una favola e Inevitabile follia che regalano un brivido particolare.

Non è possibile tralasciare chi è stato deus ex machina di gran parte dei brani sopracitati: l’indimenticato Giancarlo Bigazzi, autore e produttore di talento, “geniaccio” (incompreso) della canzone italiana, “silenzioso artigiano di successi”, come lui stesso amava definirsi. Grazie al suo straordinario fiuto di talent scout ha lanciato le carriere di Umberto Tozzi (1976) e Raf (1984), creando in tandem canzoni che ancora oggi rappresentano buona parte delle scalette di questi artisti. Chissà come sarebbe stato contento di vedere i suoi due baldi giovanotti cantare insieme?

 

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