LA MIA VITA TRA LE NOTE
Non riesco a ricordare una vita senza musica.
Da quando ho incontrato Giancarlo la mia vita è stata pervasa di note, melodie e parole cantate.
Quando un talento è poderoso, come lo era quello di Giancarlo, non si può far altro che servirlo, assecondarlo e goderne. È così che la musica mi è entrata nella vita o forse la mia vita è rinata nella musica quando ho capito che l’arte e il suo processo creativo non si fermano mai, non si possono contenere, hanno un’urgenza che non tiene conto di quasi nient’altro. E quindi mi sono messa al servizio della musica e di chi la creava. Le mie case sono diventate un crocevia di persone e personaggi, artisti e creativi ed accogliere musicisti e musicanti è diventata una missione, più che un lavoro. Mi sono dedicata con amore a chi creava poesia. Le tavolate di parolieri, le cene interrotte dalle fughe al pianoforte per non perdere quel ritornello (perché quando è quello giusto non si può aspettare), tutti gli ospiti, ognuno con il proprio bagaglio umano: questa è stata la mia vita nella musica. Un’esperienza continua, una confusione colorata di note e agitata da storie da raccontare. Ho imparato che i sentimenti si possono raccontare, tutti. Che se li metti per iscritto e poi ci aggiungi una musica giusta, milioni di persone si riconosceranno in quel sentimento rendendo indimenticabile quella composizione. E a questo proposito mi viene in mente la Vanoni che canta Musica Musica….
Ti chiamo musica ma ho in mente tanti nomi in più….Ti vorrei chiamare vita!
Gianna Bigazzi
LA MIA VITA TRA LE NOTE
Non riesco a ricordare una vita senza musica.
Da quando ho incontrato Giancarlo la mia vita è stata pervasa di note, melodie e parole cantate.
Quando un talento è poderoso, come lo era quello di Giancarlo, non si può far altro che servirlo, assecondarlo e goderne. È così che la musica mi è entrata nella vita o forse la mia vita è rinata nella musica quando ho capito che l’arte e il suo processo creativo non si fermano mai, non si possono contenere, hanno un’urgenza che non tiene conto di quasi nient’altro. E quindi mi sono messa al servizio della musica e di chi la creava. Le mie case sono diventate un crocevia di persone e personaggi, artisti e creativi ed accogliere musicisti e musicanti è diventata una missione, più che un lavoro. Mi sono dedicata con amore a chi creava poesia. Le tavolate di parolieri, le cene interrotte dalle fughe al pianoforte per non perdere quel ritornello (perché quando è quello giusto non si può aspettare), tutti gli ospiti, ognuno con il proprio bagaglio umano: questa è stata la mia vita nella musica. Un’esperienza continua, una confusione colorata di note e agitata da storie da raccontare. Ho imparato che i sentimenti si possono raccontare, tutti. Che se li metti per iscritto e poi ci aggiungi una musica giusta, milioni di persone si riconosceranno in quel sentimento rendendo indimenticabile quella composizione. E a questo proposito mi viene in mente la Vanoni che canta Musica Musica….
Ti chiamo musica ma ho in mente tanti nomi in più….Ti vorrei chiamare vita!